Gruppo Grotte CAI NovaraPer celebrare i 40 anni dalla sua fondazione il Gruppo Grotte CAI Novara ha organizzato il convegno nazionale “VUOTO e GHIACCIO: speleologia e scienza nelle grotte glaciali italiane”.
L’evento si è svolto sabato 22 settembre nella suggestiva cornice del convento di Agognate di Novara, gentilmente reso disponibile dalla comunità domenicana che vi risiede.
L’argomento è di estrema attualità, visto il pesante regresso osservato in tutti i ghiacciai italiani con immaginabili conseguenze sul futuro delle nostre risorse idriche; le osservazioni condotte dagli speleologi direttamente al cuore dei ghiacciai hanno fornito interessanti ed inedite informazioni.
La manifestazione ha avuto ottimo riscontro, rendendo necessario chiudere le iscrizioni con largo anticipo a causa dell’esaurimento dei posti disponibili.
Erano presenti oltre un’ottantina di specialisti tra glaciologi, geologi, geografi, biologi e speleologi, provenienti da realtà accademiche, glaciologiche e speleologiche di varie regioni italiane.
Dopo il saluto degli enti patrocinanti l’evento (Società Speleologica Italiana; Club Alpino Italiano regione Piemonte, Est Monte Rosa, Novara, rappresentati dal Vicepresidente Generale Antonio Montani; Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi) hanno avuto inizio i lavori tecnici.
Il prof. Smiraglia ha introdotto la giornata con un inquadramento dello stato di salute generale dei ghiacciai italiani, delineando una situazione piuttosto tragica e la prospettiva della loro quasi totale scomparsa a breve-medio termine.
I successivi interventi (P. Testa, G. Rimassa, J. Bertona, P. Tognini, A. Ferrario), a carattere prettamente speleologico hanno poi permesso, per la prima volta, di fare una sintesi abbastanza completa delle grotte glaciali conosciute nell’arco alpino italiano; se ne contano alcune centinaia in un’area che va dalla Valle d’Aosta al Trentino.
Dopo una piacevole sosta culinaria nei giardini del convento, la prima parte del pomeriggio è stata dedicata ad approfondire la conoscenza dei ghiacciai del Monte Rosa, in particolare del Belvedere che ospita le grotte più lunghe dell’arco alpino.
I glaciologi G. Mortara ed A. Tamburini, ormai di casa a Macugnaga, hanno fatto il punto sul cattivo stato attuale del ghiacciaio (nel peggiore dei casi se ne attende la scomparsa in poche decine di anni); il prof. Cina ha invece illustrato le variazioni dinamiche della superficie osservate per mezzo di appositi droni. Gli speleologi G.D. Cella e collaboratori hanno definito lo stato delle conoscenze sul carsismo del ghiacciaio, presentando inoltre i risultati delle varie campagne di tracciamento per la conoscenza dei flussi idrici sotterranei.
La geologa Paola Tognini si è soffermata sulla dinamica evolutiva delle grotte glaciali e sulle preziose informazioni fornite dai tracciamenti sotterranei; il biologo Enrico Lana si è trattenuto la fauna che frequenta questi ambienti ipogei estremi.
Il convegno si è concluso con l’intervento del prof. Maggi, presidente della Commissione speleo-glaciologica dell’Unione Internazionale di Speleologia, che ha moderato gli interventi di chiusura.
Il giorno successivo una parte dei partecipanti si è trasferita a Macugnaga per osservazioni ed esercitazioni pratiche sul ghiacciaio del Belvedere.
In occasione del convegno sono state presentate alcune mostre sulla speleologia glaciale opera del Gruppo Speleologico E. A. Martel di Genova, del Progetto Speleologia Glaciale – Federazione Speleologica Lombarda e del Gruppo Grotte CAI Novara (Ghiaccio Effimero) incentrata sul ghiacciaio del Belvedere (Macugnaga, VB). Tutte le mostre saranno nuovamente allestite dal 6 al 14 Ottobre presso il Castello Visconteo Sforzesco di Galliate (NO).

Per info: G.D. Cella 347-3651499 (Coord. scientifico)

 

Il programma del Convegno

 

Il testo del comunicato stampa