Capanna Eugenio Sella
Sezione di Macugnaga
Nuovo Weisstor - Ghiacciaio di Roffel
Macugnaga (VB)
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Gruppo Montuoso: Monte Rosa, Valle Anzasca
Anno di Costruzione: 1891 - 1957
Altitudine: 3009 m
Posti Letto: 30

   

La capanna Eugenio Sella, costruita nel 1891 dalla “Sezione Ossolana” del CAI in compartecipazione con la consorella Sezione di Varallo Sesia, solo pochi mesi prima era diventata di esclusiva proprietà della Sezione Ossolana, che aveva provveduto a corrispondere l’ultima rata di pagamento, nella misura di lire 100.000 alla Sezione di Varallo:
Sempre nel 1955 venivano saldati tutti i debiti residui contratti per la manutenzione e l’arredamento dell’immobile.
Il 25 gennaio del 1955 una valanga staccatasi dalle pendici del Nuovo Weissthorn distruggeva il Rifugio “Capanna Eugenio Sella” posto a quota 3150 m nel gruppo del Rosa, a circa due ore dal passo del nuovo Weissthorn (o passo Iacchini) sulla via per Zermatt, e a circa 3 ore dal Belvedere. Dai sopraluoghi compiuti dai tecnici e dai consiglieri Sezionali risulterebbe che; la valanga, con il rotolamento a valle di neve e sassi, e con la tromba d’aria che provoca, sarebbe stata solo una concausa nella distruzione della capanna, dovendo attribuirsi con verosomiglianza, in buona parte a vetusta e a povertà dei materiali impiegati il cedimento del rifugio sotto l’azione del peso proprio della neve.
Seppur nelle difficoltà la Sezione del CAI di Domodossola già dal consiglio Direttivo del 25 febbraio 1955 si propose di ricostruirla. Stanziando 250.000 lire dei propri poveri fondi per lanciare una sottoscrizione con il motto ”Come prima, meglio di prima”. in data 31/12/1955 la sottoscrizione raggiungeva la quota di 368.431. Il costo dell’opera era preventivato in lire 6.032.000
Dalla vecchia capanna vennero recuperati solo alcuni materassi e 41 coperte di lana ( portati a valle dai portatori Corsi Pierino, Corsi Alberto e Samonini Siro, in nove viaggi). (Il costo di un operaio a giornata era di lire 2500) (il trasporto a valle costava 2000 lire per viaggio). Le coperte vennero portate alla lavanderia Pessina Bruno di Domodossola per la lavatura e la liscivatura al costo di lire 150 x 41 = 6150
Per le varie pratiche burocratiche, per le autorizzazioni alla ricostruzione (e l’attesa dei contributi) passarono 2 anni.
La sezione ebbe un contributo dalla Sede Centrale del CAI (Commissione Rifugi per 2.550.000) e dall’Ente di Provinciale per Turismo di Novara per £.2.000.000, il comune di Macugnaga contribuì con la fornitura del legname 13 mt cubi necessario per le opere di falegnameria, La Seggiovie del Belvedere il trasporto gratuito del materiale e delle persone + £.100.000, talvolta anche la ditta Moalli offriva il trasporto in autobus. (il costo di andata e ritorno era di lire 500 + 300 per lo zaino).
Il progetto e la direzione dei lavori fu affidata allo studio tecnico del Dott. Ing. Marcello Bologna (al costo di lire 400.000), le opere murarie all’impresa Zurbriggen Amedeo e Corsi Pierino di Macugnaga (per l’importo di £. 3.000.000), le opere di falegnameria alla Ditta Rolando Lorenzo di Macugnaga (per l’importo di £. 1.500.000) 36 materassini in gommapiuma vennero acquistati dalla ditta Casa del Linoleum di Novara per (l’importo di lire 568.008) le fodere per i materassi dalla ditta Rossi Augusto di Domodossola per l’importo di £. 53.742 La costruzione della teleferica a contrappeso in cinque tronchi costò £. 300.000.
I tubi neri filettati per la condotta dell’acqua dalla ditta Cappelletti di Domodossola (Importo lire 25.715)
Purtroppo se esistono molti documenti per le varie pratiche, poco esiste per quanto riguarda la costruzione che però si può cosi sintetizzare:
Gli anni 1955 e 1956 passarono in attesa delle varie autorizzazioni (Commissione Centrale Rifugi del CAI ) e Ente Provinciale del Turismo.
Il 15 febbraio 1957 venne allestito il progetto esecutivo di ricostruzione.
Il 16 maggio 1957 Fu predisposto un progetto di variante
Il 1° luglio 1957 furono predisposti gli atti di capitolato e i contratti di appalto per le opere murarie affidate all’impresa Zurbriggen e Corsi
I lavori di ricostruzione iniziarono il giorno 2 agosto 1957, dopo aver piazzato la teleferica che da valle avrebbe portato i materiali necessari.
Nello stesso giorno venne individuata la cava dalla quale si ricavarono i sassi necessari per la costruzione, e già il 17 agosto la nuova capanna iniziava a prendere forma.
Il 19 settembre si vedevano già i telai dei serramenti
il 5 ottobre il rifugio era al tetto.
Finalmente il 20 ottobre 1957 in soli 3 mesi la nuova capanna Eugenio Sella veniva inaugurata.
Il 14/11/1957 il rifugio riceveva l’autorizzazione all’apertura dall’ EPT di Novara.
E tutti gli alpinisti italiani e stranieri amanti del Monte Rosa poterono usufruire della nuova struttura.

Dal 12 dicembre 2018 il Rifugio è di esclusiva proprietà della Sezione CAI di Macugnaga, che intende ristrutturarlo e trasformarlo in un Rifugio Non Gestito.