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CAI Vigezzo - Irene Borgna presenta ''Il Pastore di stambecchi''

 

Venerdì 3 agosto 2018 - ore 16.30

appuntamento presso il Centro Visita di Buttogno del Parco Nazionale della Val Grande, gestito dalla sezione CAI di Valle Vigezzo, nel quadro dei principi della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) in occasione della presentazione del libro:

“IL PASTORE DI STAMBECCHI”
di Louis Oreiller con Irene Borgna 

Sarà presente la coautrice Irene Borgna. 

Alcuni cenni sul libro:
“La montagna mi ha visto nascere, mi ha nutrito, insegnato, curato. La montagna mi ha concesso di starle insieme e io sono diventato il suo custode rispettoso, un pastore di stambecchi in tutte le stagioni.” ( Louis Oreiller) 

“Nella sua valle, sa il carattere di ogni canalone, di ogni balza di roccia. Riconosce le volpi, i camosci, le vipere, i gipeti. Può chiamare per nome ogni valanga. La montagna per Luigi Oreiller non è una sfida, né una prestazione. È la sua casa di terra e di cielo, un orizzonte a cui appartenere.  Luigi nasce nella povertà e cresce con la guerra. Valdostano ma “anche” italiano, trascorre i suoi 84 anni a Rhêmes Notre Dame, venti comignoli rubati alla slavina al fondo di una valle stretta e dal fascino selvatico, su un versante Parco del Gran Paradiso sull’altro riserva di caccia.  Da ragazzo, armato dalla fame, è cacciatore, contrabbandiere, manovale. Quando diventa guardiaparco e poi guardiacaccia, cambia sguardo. Dietro le lenti del cannocchiale, nelle lunghe solitarie giornate di appostamento ai bracconieri, diventa il signore delle cenge, segue il volo delle aquile e sperimenta un qualcosa di molto simile all’amore. Stagione dopo stagione, trasforma gli alberi in sculture, “scava” tassi e marmotte, parla con i cani, le mucche, le galline. A volte anche con gli uomini.  Quello di Oreiller è un mondo ormai perduto, travolto da una modernità senza pazienza, da un fiume di gente che torna ma non resta. Eppure, nei suoi occhi, nelle sue mani nodose e forti, tutto ha ancora memoria e lui ha memoria di tutto. Le sue parole, consegnate a chi, come Irene Borgna, le sa ascoltare, conducono lontano, fuori traccia, tra valichi nascosti. E segnano il tempo, come gli anelli di un tronco, come i cerchi sulle corna di un vecchio stambecco.  (Irene Borgna) 

“Dobbiamo essere grati a Irene Borgna per la delicatezza e la pazienza con cui ha saputo suscitare la fiducia di Louis, così da scioglierne la crosta rocciosa e ascoltarne non solo le parole, ma i battiti più profondi del cuore.” (Padre Enzo Bianchi, già Priore della Comunità monastica di Bose)