Scuole
Territorio

Chiusura temporanea dei sentieri pedonali che conducono alla sommità del Montorfano - 11 marzo 2021
A seguito dell'evento alluvionale dell'autunno scorso, sulla parete sud del Montorfano si è verificato un movimento franoso di consistenti dimensioni che ha interrotto di fatto il transito sul sentiero e altri smottamenti sono avvenuti lungo la strada sterrata in Località Pratomichelaccio precludendo in più punti l'accesso alla cima del Montorfano.
Con Ordinanza Sindacale n. 13 del 11/03/2021 il Sindaco del Comune di Mergozzo ha disposto l'istituzione del divieto di transito a tutti gli escursionisti frequentanti i sentieri che conducono alla cima del Montorfano con esclusione degli addetti alle operazioni di sgombero e messa in sicurezza delle vie. La collocazione di idonea segnaletica di avviso e chiusura dei sentieri anzidetti.
Qui l'Ordinanza Sindacale n. 13/21
Grazie Maurizio - 1 febbraio 2021
Sei stato un nostro grande amico; hai saputo vivere in modo sano, con passione ed impegno la tua vita.
Sei stato padre presente con la tua famiglia, carico di iniziative; un lavoratore impegnato e propositivo, un socio ed istruttore della nostra Sezione CAI di Omegna, attivo e molto presente.
Quante iniziative di cui sei stato ideatore, promotore ed organizzatore! Spaziavi con competenza e capacità dalla Mountain bike, all'arrampicata, allo sci alpinismo. Ti abbiamo conosciuto serio e meticoloso nel preparare le escursioni ed i percorsi.
Innamorato della Montagna con una passione fuori dal comune ci trasmettevi il tuo entusiasmo e la tua energia.
Di poche parole, quelle che servono, come è tipico di chi è abituato a faticare in montagna; sobrio nella vita e nei rapporti sociali, pronto ad intervenire per far presente il tuo punto di vista con acume e sensibilità.
Maurizio uomo di grandi passioni che hai vissuto con intensità la tua vita, a metà tra terra e cielo, sulle cime che tanto amavi, cammini ancora una volta davanti a noi.
Grazie Maurizio.
Tiziano Buzio
Sezione CAI di Omegna
. . . . . . . . . .
Ciao Maurizio,
non ti vedremo più alle riunioni della Scuola.
Resterà una sedia che agli altri sembrerà vuota ma a noi no. Ci hai dato troppo per non lasciare un segno grande e forte. In quella sedia ci sarà sempre il tuo entusiasmo incontenibile verso l’andare in montagna ma anche verso il fare in modo che anche gli altri potessero farlo.
Per noi, Scuola di Escursionismo, eri Accompagnatore di Cicloescursionismo, condividevi la tua grande passione estiva per la mountain bike. In realtà però eri un motore inesauribile per ogni attività della Scuola, sempre pronto a proporre idee, dare la disponibilità, trovare soluzioni per poter fare quello che sembrava impossibile. Sempre davanti da vero leader senza mai risparmiarti. Ma sempre con una forza serena, senza imposizioni, senza tante parole.
Quanto hai fatto per i bambini delle scuole? Per i corsi? Per le attività Sezionali? Per i sentieri del tuo Mottarone?
Hai costruito molto e noi ti ringraziamo, come vedi ci sono tantissime ragioni per non vedere la tua sedia vuota.
La tua Scuola di Escursionismo Est Monte Rosa.
. . . . . . . . .
Quello che nessuno vorrebbe mai fare è redigere un ricordo per un amico scomparso e, purtroppo, oggi mi tocca questo compito.
Nel primo pomeriggio di sabato scorso, ho ricevuto una telefonata: c’è stato un incidente, una valanga, Maurizio Orlandin è stato coinvolto, è grave … ha un po’ di polso … ma è grave …
Alpinista, sci alpinista, mountain biker … nel 2004 è stato nominato Aiuto Istruttore per poi diventare Istruttore di Sci Alpinismo (I.S.A.) nel 2009: sedici anni che collabora con la nostra Scuola, almeno diciotto che lo conosco tramite i nostri corsi, a cui ha partecipato da allievo, per poi decidere di collaborare con la Scuola in maniera attiva, diciotto anni che non si dimenticano, che non possono essere dimenticati facilmente … i corsi svolti assieme, le salite fatte assieme.
Fino all'ultimo abbiamo sperato che la cosa si potesse risolvere, è forte, è uno sportivo, vedrai che ne esce … nella serata di domenica la notizia che non avremmo mai voluto sentire … Maurizio non ce l’ha fatta.
L’unica consolazione è quella che, comunque, Maurizio prima dell’incidente stesse facendo quello che più gli piaceva: la soddisfazione di creare una piacevole traccia di discesa dopo una lunga salita, una curva dopo l’altra, prima stretta, poi larga, l’aria sottile che si respira solamente in montagna durante l’inverno, il panorama che ti riempie gli occhi…
Ciao Mauri, buone sciate.
Roberto Daveri
Direttore della Scuola Intersezionale “Moriggia, Combi e Lanza”
. . . . . . . . .
La Sezione di Omegna del Club Alpino Italiano vuole essere concretamente vicina alla famiglia di Maurizio con un piccolo segno.
Presso la sua Sede è possibile, in forma totalmente anonima, la sottoscrizione spontanea dei Soci ed amici per farsi carico delle spese vive funerarie ed eventuali altre iniziative, nei seguenti orari di apertura:
GIOVEDI 19,30 - 21,00
SABATO 9,30 - 12,30
oppure ancora tramite bonifico sul c/c intestato a CAI Sezione di Omegna
IBAN: IT62 P 02008 45550 000040417670
specificando la causale: Ricordando Maurizio.
Il Sentiero Italia CAI – Conversazione e immagini a cura di Antonio Montani vicepresidente generale del Club Alpino Italiano - 9 ottobre 2020
9 ottobre 2020 - ore 21.00
Casa Immacolata - Verbania Pallanza
Conversazione e immagini a cura di
Antonio Montani
vicepresidente generale del Club Alpino Italiano
Sezioni CAI Verbano Intra e CAI Pallanza in collaborazione
Rivedere, recuperare e rilanciare il tracciato escursionistico del Sentiero Italia per collegare, attraverso i suoi oltre 7000 km, tutte le regioni italiane, con il fascino, la bellezza e le tradizioni dei loro territori interni.
Questo è il progetto che il Club Alpino Italiano sta portando avanti, per rilanciare il nuovo Sentiero Italia. Ne parlerà e lo illustrerà Antonio Montani, che del recupero del sentiero Italia CAI è stato uno dei principali artefici. La serata sarà l'occasione per mostrare immagini e filmati inediti.
Antonio Montani è vicepresidente generale del Club Alpino Italiano con delega, tra l'altro, su rifugi, escursionismo e sentieri. È stato presidente della Sezione di Pallanza. Ha curato, seguito ed organizzato l'attuale riedizione del Sentiero Italia CAI.
La serata si terrà, fino ad esaurimento dei posti disponibili, nella sala conferenze di Casa Immacolata, a Pallanza di fronte ai posteggi di Villa Taranto.
Scuola Escursionismo Est Monte Rosa: Corso propedeutico all'utilizzo di ausili fuori strada in Montagnaterapia - 25 ottobre - 29 novembre 2020
Corso propedeutico all'utilizzo di ausili fuori strada in Montagnaterapia
L'escursionismo, come altri aspetti della società contemporanea, si sta evolvendo attraendo nuovi tipi di fruitori, che mal tollerano le barriere architettoniche. Per questo il CAI ritiene opportuno che si inizi a formare Accompagnatori e Direttori di Escursione che siano in grado di condurre in ambiente anche persone diversamente abili. Si tratta di un'ottima opportunità di formazione specifica, alla sua prima edizione CAI sull'intero territorio nazionale, che arricchirà di nuove competenze nell'accompagnamento.
Il Corso si sviluppa in 3 domeniche: 25 ottobre, 15 e 29 novembre 2020.
Le lezioni teoriche si terranno presso la Sede CAI di Borgomanero e quelle in ambiente nel Parco del Monte Fenera (a meno di mezz'ora da Borgomanero).
I Soci interessati devono compilare la richiesta di iscrizione allegata al volantino qui pubblicato e spedirla al recapito email della Scuola ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) preferibilmente entro e non oltre il 15 ottobre 2020.
Numero massimo di persone che saranno ammesse al corso è di 20 (venti).
Quota di partecipazione € 30,00 (comprende le spese organizzative, il materiale didattico e le attrezzature collettive).
Durante il Corso, sia durante le lezioni in aula, sia durante le attività in ambiente, dovranno essere rispettate le norme vigenti in tema di evitamento del contagio da COVID-19 (utilizzo di mascherina e guanti, pulizia delle mani, distanziamento sociale).
Programma completo, requisiti generali dei Soci partecipanti, ammissione e regolamento, dotazioni personali indispensabili, note e modalità d’iscrizione sono pubblicati qui nel volantino allegato.
Direttore del corso: Flavio Violatto AE / EAI-EEA - 335.5991409
Responsabile COVID19: Flavio Violatto
Primo monitoraggio del lupo su scala nazionale, il CAI si mette a disposizione per contribuire a questo evento epocale - autunno inverno 2020-2021
Abbiamo bisogno di soci motivati.
Nell'autunno 2020 per la prima volta, sotto il coordinamento dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), inizierà il monitoraggio della specie Lupo su tutto il territorio nazionale.
Per le Alpi il lavoro sarà gestito da LWA EU (LIFE wolfalps) di cui il CAI è supporter.
Il monitoraggio della specie lupo fatto su scala Nazionale è la base necessaria ed imprescindibile per poter sviluppare le strategie gestionali future più corrette, basate su dati solidi ed incontrovertibili che oggi purtroppo ancora mancano.
Un'impresa davvero impegnativa ma necessaria a cui il CAI, attraverso il coordinamento del suo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., parteciperà mettendo a disposizione degli enti preposti dei soci opportunamente formati.
Con questa comunicazione chiediamo ai soci che hanno già sviluppato competenze nel monitoraggio del lupo (per passate esperienze legate al GGC a LWA, ad Enti vari), sia a quelli disponibili ed appassionati di fauna selvatica, di dare la propria adesione all'iniziativa attraverso il protocollo riportato qui di seguito in locandina.
Dieci regole di comportamento per il ritorno alla frequentazione dei rifugi - 17 maggio 2020
Mentre si attende la pubblicazione del nuovo DPCM sulle riaperture delle attività economiche, il Club alpino italiano, su indicazione della Commissione Rifugi, ha elaborato il "Piano rifugio sicuro".
Dieci regole comportamentali cui tutti gli appassionati di montagna dovranno attenersi per un ritorno alla frequentazione dei rifugi alpini e appenninici all'insegna del rispetto di sé e degli altri, della responsabilità, dell'educazione e della correttezza.
Il Club alpino italiano, attraverso la Commissione centrale rifugi, ha elaborato, mentre si attende la pubblicazione del nuovo DPCM sulle riaperture delle attività economiche a partire dal 18 maggio, il "Piano rifugio sicuro".
Di seguito le dieci regole di comportamento:
1 - Prenota il pernottamento in rifugio, quest'anno è obbligatorio!
2 - Prima di iniziare l'escursione, assicurati di essere in buona salute!
3 - Attendi all'esterno del rifugio le indicazioni del gestore!
4 - Consuma - meteo permettendo - bevande, caffè, torte e pasti veloci all'esterno del rifugio!
5 - Lascia il tuo zaino e la tua attrezzatura tecnica dove appositamente predisposto dal gestore!
6 - Assicurati di avere con te mascherina, guanti e igienizzante a base alcolica; utilizzali quando entri nel rifugio e comunque sempre quando non puoi rispettare la distanza di sicurezza!
7 - Porta con te il tuo sacco lenzuolo o il tuo sacco a pelo per pernottare al rifugio!
8 - Lavati spesso le mani ed utilizza i tuoi asciugamani personali!
9 - Ricorda che il gestore può sottoporti al controllo della temperatura e che, se superiore a 37,5°c, può vietarti l'ingresso al rifugio!
10 - Riporta i tuoi dispositivi individuali di protezione usati ed i tuoi rifiuti a valle.
"Responsabilità, autoregolamentazione e prudenza devono ispirare, ancora di più nell'attuale situazione, ogni frequentatore della montagna", ha affermato il Presidente generale del Cai Vincenzo Torti. "Il rispetto delle raccomandazioni per la corretta frequentazione dei rifugi potrà evitare il ritorno a una chiusura delle Terre alte e a una limitazione delle possibilità di frequentarle".
Comunicato Club alpino italiano
Lettera di un'alpigiana - 13 maggio 2020
Ciao cari soci del CAI,
sono Silke, e scrivo con una richiesta un po' insolita. Sono guida escursionistica, anche guida turistica, ma soprattutto abbiamo una piccola azienda agricola famigliare con 30 mucche a Crevoladossola, la Azienda Agricola De Giuli, magari qualcuno ci conosce dall'Alpe Veglia.
Noi ogni anno accogliamo dei volontari nel nostro alpeggio a Nembro (vicino a Ponte Campo/San Domenico) e ad Alpe Veglia che vengono spesso dalla Germania, Svizzera, Austria, ma anche altri paesi, la Francia, Belgio, e anche qualcuno dall'Italia. Dopo una chiamata con la polizia frontaliera lunedì scorso ho capito che proprio sono chiuse le frontiere, come prima del 4 maggio anche adesso, c'è quarantena per chi vuole venire e neanche lascerebbero passare dei volontari, neanche uscire dalla Germania. Quindi un po all'improvviso ci troviamo soli con le nostre mucche e serve una soluzione diversa. Ho pensato di spargere la parola e cercare persone interessate anche per periodi più brevi (normalmente gli aiutanti vengono per un mese e mezzo). Magari qualcuno che era sempre curioso a vedere come va il lavoro in alpeggio, qualcuno appassionato e chissà quante ragioni ci sono per passare un po' di tempo in alpeggio. Adesso penso di dove spargere la parola, a gruppi che conosco, e anche a gruppi di cui non conosco le persone ma che consistono di persone comunque appassionate della natura. E così ho pensato anche ai soci del CAI.
Quello che chiediamo è la volontà di mettersi in un ambiente, lavoro nuovo, delle volte anche piovoso ;) , dare una mano nei lavori, quelli che si riescono ad imparare velocemente. L'età non è un limite, finora il più giovane aiutante aveva 16, il più grande 65 anni, ed è adatto per donne e uomini ugualmente. Nessuno deve avere già esperienza nel ambito delle mucche. Anche possibile per chi non pensa di poter o voler avvicinarsi alle mucche più di tanto. I lavori ad esempio sono: aiutare con la mungitura nel portare dei secchi di latte nel caseificio etc, aiutare in caseificio nel assistere a fare dei prodotti, pulire i teli del formaggio, girare il formaggio, fare o disfare recinti, cucinare pranzo/cena, aiuto con la vendita dei prodotti a chi passa. E poi e soprattutto, anche se è breve, di far parte della squadra alpigiana, come lo viviamo ogni anno con chi viene, ci divertiamo davvero insieme - anche se non in ogni singolo momento magari ;) mangiamo fuori davanti la vecchia baita, sotto l'albero, ci divertiamo anche non solo tra di noi, ma anche avendo gli animali in giro, gatti, cani, galline, mucche, sono belli da osservare e fanno ridere delle volte.
Il minimo di rimanenza sarebbe una settimana, molto volentieri si può stare anche di più. Ma se qualcuno vuole venire solo fine settimana o un giorno, chissà, anche questo può aiutare. Fino a fine giugno cerchiamo due persone per volta, quindi se avete amici/compagni/... potete anche venire in due. Da luglio a fine agosto cerchiamo tre persone per volta.
Chi verrebbe dovrebbe diventare socio dalla associazione dei volontari wwoof Italia dove siamo membro anche noi. In tale modo tutti sono assicurati in caso di possibili incidenti durante il lavoro.
Il periodo in cui siamo in alpeggio è dagli ultimi di maggio/primi di giugno a Nembro (vicino a San Domenico). Poi verso la seconda settimana di luglio ci spostiamo in Alpe Veglia fino circa il 20 settembre. Se la seconda squadra estera che verrebbe da metà luglio a fine agosto c'è la fa ad arrivare non ne sono sicura, magari va avanti con le frontiere chiuse. Quindi chi ha interesse a venire anche in agosto, fattevi sentire pure anche adesso.
Penso è per il momento tutto, scusate la lunghezza del testo; è tutto diverso quest'anno. Una cosa rimane però: le mucche fanno e faranno latte, questo è sicuro almeno! ;)
Per più informazione e per contattarci, Azienda Agricola De Giuli:
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
telefono Silke: 33 35 37 09 89
sito internet: formaggidegiuli.it
wwoof.it
Ciao e grazie di aver letto tutto, Silke con Giuseppe e Danio, il nostro figlio di 8 anni
Le raccomandazioni del Club alpino italiano per la ripresa delle attività in montagna - 12 maggio 2020
Nel momento in cui riprende gradualmente la frequentazione della montagna sono fondamentali accentuata prudenza e senso di responsabilità.
Ogni appassionato di montagna è chiamato a fare la propria parte perché la ripresa delle attività non si trasformi in occasioni per la diffusione del contagio. Sono necessari una accentuata cautela e l'adozione di comportamenti responsabili, che innanzitutto significano rispetto del distanziamento fisico e svolgimento delle attività in maniera individuale o in compagnia delle persone conviventi.
Il Club alpino italiano, al termine di una valutazione collegiale del Comitato Direttivo Centrale, del Comitato Centrale di Indirizzo e Controllo, degli Organi Tecnici Centrali e delle Strutture Operative,ha quindi predisposto le raccomandazioni essenziali rivolte non solo ai soci, ma a tutti i frequentatori delle terre alte:
a. Rispetta puntualmente le disposizioni adottate a livello nazionale e territoriale (regione e comune), con particolare riferimento alle limitazioni imposte e alla adozione di comportamenti come le distanze e l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale, a tutela tua e degli altri.
b. Valuta correttamente le tue capacità e condizioni fisiche, oltre a quelle dei familiari che vengono con te, considerando gli effetti del lungo periodo di forzata inattività e scegliendo itinerari adeguati, preferibilmente al di sotto del tuo livello abituale; assumi diligentemente ogni più opportuna informazione sul percorso, sulle previsioni meteorologiche e sulla presenza di strutture di accoglienza aperte ed eventuale riparo.
c. Considera le limitazioni territoriali ai trasferimenti come l'occasione per andare alla scoperta delle valli e dei borghi più vicini, uscendo dalla spirale abitudinaria di privilegiare in molti la stessa località, scoprendo così bellezze inaspettate e sempre rispettando la natura, evitando concentrazioni pericolose di persone e limitando gli spostamenti.
d. Scegli un rifugio come meta, non per trovare in quota ricercatezze di pianura, quanto piuttosto una cortese accoglienza, consigli competenti e la sobria qualità di una ristorazione che esprima i sapori tradizionali di quella particolare zona di montagna; ricorda che il rifugista presidia un territorio prezioso e assicura i contatti per i soccorsi: collabora con lui e attieniti alle sue indicazioni per assicurare distanziamento e igiene; è importante la prenotazione.
e. Evita le attività più impegnative e che richiedono l'uso di attrezzature alpinistiche in comune e distanze ravvicinate con altri: la pazienza di oggi renderà ancora più gratificanti queste attività in un futuro non lontano.
f. Percorri con lentezza e prudenza l'itinerario che hai scelto, segui i sentieri segnalati e quando incontri altre persone mantieni la distanza e usa la mascherina.
g. Ricorda che in caso di incidente l'eventuale soccorso, già impegnativo per i luoghi, è reso ulteriormente critico dalla necessità di proteggere chi viene soccorso e quanti soccorrono, dal pericolo di contagio da coronavirus: per questo mantieni alta e costante la tua attenzione, risveglia i sensi assopiti. Attiva la funzione "seguimi" della app GeoResQ dello smartphone, tenendolo silenziato e utilizzandolo solo per necessità.
h. Considera sempre che i luoghi che per te sono occasione di svago e benessere, rappresentano la "casa" delle popolazioni che in quelle montagne vivono, contribuendo a mantenerle ospitali, e che il tuo comportamento influisce sulle loro condizioni di vita e di salute.
In questo momento di generale difficoltà il rispetto di queste raccomandazioni equivarrà ad attenzione per sé e per gli altri, oltre che per la montagna e per chi vi abita.
Comunicato Club alpino italiano
Qui sono scaricabili le raccomandazioni in forma grafica
Bivacco C.A.A.I. della Sassa-Ceresa (alta Valpelline) distrutto e inutilizzabile anche per ricovero di estrema emergenza - 11 maggio 2020
Come richiesto dal Presidente generale del C.A.A.I., pubblichiamo:
Si comunica che il Bivacco C.A.A.I. della Sassa-Ceresa, raggiungibile dalla frazione Chamin, in comune di Bionaz nell’alta Valpelline, è inutilizzabile in quanto completamente distrutto dalle avversità atmosferiche della passata stagione invernale.
Vi preghiamo di voler diffondere la notizia presso i vostri soci e più in generale presso i frequentatori della montagna valdostana affinché programmino le loro eventuali salite in zona sapendo di non poter contare al momento sulla struttura, nemmeno per ricovero di estrema emergenza.
Alberto Rampini
Presidente generale C.A.A.I.
Bivacco C.A.A.I. della Sassa-Ceresa (alta Valpelline) distrutto
PROSSIME ESCURSIONI ED ATTIVITÀ SEZIONI CAI EST MONTE ROSA
E' la sintesi del programma che le Sezioni CAI Est Monte Rosa propongono a breve termine.
Il calendario completo con tutte le informazioni e con possibilità di selezione combinata per periodo, Sezione, attività e difficoltà di percorso è visibile in 'Calendario escursioni sezionali'.
Il programma esposto può subire variazioni o annullamenti (condizioni meteo avverse o altro).
Suggeriamo quindi a chi volesse partecipare, di informarsi visitando i siti internet delle Sezioni o telefonando alle segreterie sezionali o ai responsabili delle singole attività.
A causa dell'Emergenza Coronavirus le escursioni sociali devono rispettare regole precise, elaborate dalle Commissioni centrali, per permettere di mantenere la sicurezza sanitaria.
Le escursioni programmate potrebbero essere soggette a sospensioni, modifiche o annullamenti, si consiglia quindi di riferirsi alle indicazioni aggiornate dei siti sezionali.
Le attività del Club Alpino Italiano e le regole e accorgimenti da rispettare